Ud’Anet ancora con un ruolo centrale nella strategia digitale di importanti progetti legati alla ricerca. All’azienda, infatti, è affidata la gestione tecnologica di Safe Place Safe Play, progetto curato dall’Università degli Studi Gabriele D’Annunzio e che guarda al domani puntando sulla presenza in loco di elevate professionalità presenti nell’Ateneo sia nell’ambito della tutela dei minori vittime di abusi e maltrattamenti sia nel contesto della psicologia dello sport.

Il progetto e le sue finalità

Safe Place Safe Play, costruire un ambiente sicuro per praticare sport è un progetto finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’avviso pubblico “per il finanziamento di progetti per la protezione ed il sostegno di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale”.

Con riferimento all’ambito sportivo, il progetto intende favorire la consapevolezza della necessità di cambiamento e di trasformazione della mentalità nei confronti dell’esposizione dei minori alle diverse forme di violenza e abuso che possono perpetrarsi in questo contesto e degli effetti negativi che possono incidere su un armonico sviluppo psicologico e fisico. Si realizzeranno in rete delle azioni pilota di prevenzione della violenza a danno dei minori per consolidare best practices standardizzate, innovative e coerenti, che possano funzionare anche al termine delle attività progettuali ed essere diffuse a livello nazionale.

Ud’Anet nel progetto

UD’Anet si occupa della comunicazione e della diffusione delle attività progettuali. Alla creazione del sito web di riferimento www.safeplay.it, faranno seguito altri lavori. Il primo è la creazione di “pillole formative”, ossia piccole unità di contenuto digitale con finalità formative e test di valutazione per la verifica dell’avvenuta acquisizione di conoscenze da parte dell’utente. Previsti anche lo sviluppo e l’implementazione di un’app dedicata con funzioni diverse a seconda dell’utente (genitori, dirigenti, allenatori e ragazzi). Più nello specifico, si prevede il differenziamento dei contenuti come di seguito:

  • Ai genitori verranno fornite informazioni sulle diverse forme di abuso e sulle procedure di segnalazione;
  • Ai dirigenti verranno destinati aspetti legali e procedurali inerenti la gestione delle segnalazioni degli abusi in ambito sportivo;
  • Per i tecnici, oltre a contenuti inerenti le diverse forme di abuso, saranno inserite attività interattive sulla base del modello target
  • Per i ragazzi ci saranno informazioni sulle diverse forme di abuso, sulle procedure di segnalazione, sui diritti dei giovani atleti.

Scopri il progetto e visita il sito: www.safeplay.it